Descrizione della casa
E’ un edificio particolarmente interessante per il suo valore di documento storico, complesso e articolato, pervenutoci quasi inalterato fino ai nostri giorni e finora poco studiato e conosciuto, come d’altronde molti altri edifici civili privati.
Esso rappresenta uno spaccato di storia di una famiglia borghese della regione del Malcantone e conserva un insieme di documenti (mobili, quadri, documenti d’archivio, soluzioni architettoniche e pitture murali) originali, che vanno valutati e conservati nel loro insieme.
Casa Avanzini si trova nel comune di Curio, villaggio del medio Malcantone situato ad un’altitudine di 560 m.s.m., a 8 chilometri ad ovest di Lugano in zona collinare prealpina. Un tempo il villaggio aveva un’economia basata essenzialmente sull’agricoltura, oggi viene sfruttato a fini prevalentemente residenziali, grazie sia alle sue particolarità di paese dominante con bella vista panoramica, sia alla totale integrità del paesaggio naturale circostante ricco di boschi di latifoglie.
L’edificio si inserisce nell’antico nucleo del paese nei pressi della Piazza della fontana e si affaccia sull’antica via carrozzabile che percorre da Ovest verso Est l’intero villaggio.
L’antico complesso abitativo signorile di Casa Avanzini copre lo spazio a meridione di questa via e a settentrione della chiesa parrocchiale. L’edificio è affiancato da belle case con architettura tipica della regione, munite di loggiati e lobbie rivolte al fondovalle del Malcantone, con vista sul lago Ceresio ed il Monte di Caslano.
L’immobile è di proprietà del Comune di Curio dal 1974, anno in cui gli è stato lasciato in eredità da Pietro Adeodato Avanzini (1889-1973). Esso è iscritto a catasto con il numero 322 e occupa una superficie complessiva di 966 metri quadrati; di questi 450 costituiscono il complesso abitativo, 130 corte e poco meno di 400 metri quadrati di giardino.
Casa Avanzini conserva le esigenze di spazio, di organizzazione funzionale ed architettonica, di una tipica famiglia ticinese della borghesia rurale dell’Ottocento.
L’edificio, molto articolato e complesso, comprende fra le sue mura una cinquantina di locali distribuiti su 4 piani e tre ali, e può essere riassunto schematicamente nel seguente modo:
– 4 cantine nel piano seminterrato posto sotto l’ala sud.
– 12 locali al piano terreno: 3 locali d’abitazione nel piano nobile dell’ala sud, altrettanti nell’ala ovest e 6 locali utilitari nell’ala nord (tavola 5).
– 18 locali d’abitazione al primo piano: 3 locali d’abitazione e 2 lobbie nell’ala sud, 3 locali d’abitazione e 2 locali utilitari nell’ala ovest, 7 locali d’abitazione e 1 locale utilitario nell’ala nord (tavola 6).
– 13 locali al secondo piano: 1 lobbia e 4 locali utilitari nell’ala ovest, 8 locali d’abitazione nell’ala nord.
Casa Avanzini è stata donata al comune di Curio assieme ad altre numerose proprietà, con tutto il prezioso arredamento e le suppellettili in stile ottocentesco. Sono inoltre ora di proprietà comunale anche gli importanti rogiti notarili e tutti gli effetti famigliari, compresi i numerosissimi quadri della collezione di famiglia.
Casa Avanzini, è un patrimonio protetto a livello comunale. L’interesse per questo edificio va ricercato nell’integrità del documento storico pervenuto quasi inalterato fino ai nostri giorni. Esso rappresenta uno spaccato di storia ottocentesca di una famiglia borghese della nostra regione che conserva una moltitudine di documenti originali che vanno valutati e conservati nella loro globalità.
I dipinti murali presenti nell’edificio devono essere interpretati quindi nel loro insieme, composto dall’architettura della costruzione, dal mobilio in stile dell’epoca, e della preziosa documentazione d’archivio. Unicamente salvando tutte le componenti ora presenti in questo edificio si potrà trasmettere alle future generazioni la possibilità di lettura dello spaccato storico e culturale di un periodo legato a dei personaggi di spicco per la regione del Malcantone.
Nell’agosto 2000 l’architetto Giovanni Buzzi è stato incaricato di realizzare il rilievo planimetrico dell’edificio e di elaborare una proposta di riutilizzo.
Quanto scaturito è frutto di un compromesso fra chi voleva conservare l’edificio e chi voleva invece venderlo a società private. Essa prevede quindi la vendita dell’immobile per la realizzazione di 6 appartamenti nei locali al primo e secondo piano, mentre il piano terreno verrebbe gestito da una fondazione che dovrebbe comprendere, il gruppo “Amici di Casa Avanzini” , il proprietario dello stabile, in collaborazione con il Museo del Malcantone, l’Ente Turistico del Malcantone, la regione Malcantone e il comune di Curio.
Questa fondazione dovrebbe conservare nelle sale al piano terreno l’integrità del patrimonio rappresentato da casa Avanzini, con lo scopo di promuovere attività turistiche e culturali. Nel mese di maggio dell’anno 2003, sono stati evacuati una buona parte dei beni culturali da casa Avanzini. Questo intervento ha permesso di catalogare e quindi depositare in locali più adatti i beni conservati nell’edificio in previsione della vendita dell’immobile.
Importanti documenti erano fino all’ 8 maggio 2003 custoditi nella biblioteca di casa Avanzini a Curio. Tra i documenti ci sono oltre 100 volumi di circa 1200 pagine l’uno con imbreviature (rogiti) che vanno dal 1416 al 1649, che sono di grandissima importanza storica.
Altro materiale vario è stato raccolto in scatole con un indice generale del contenuto, e viene conservato nei depositi del Servizio archivi locali a Bellinzona in attesa di una sua catalogazione e ordinazione.
(Il lavoro di diploma intero presso l’autore o l’associazione Amici di Casa Avanzini)